Sinonimi: bonarda, bonarda di Rovescala, croata, crovattina, crovettino, neretto, uva del zio.
Cenni storici: questo vitigno è noto dai tempi antichi, anche se le sue origini sono pressoché sconosciute e, con il nome di bonarda di Rovescala, è citato in un documento del 1192. Spesso è impropriamente chiamato bonarda – nome di un vino dell’Oltrepò Pavese e dei Colli Piacentini ottenuto da queste uve –, confondendolo probabilmente con il vitigno bonarda, tipicamente piemontese.
Zone di coltivazione: questo vitigno è diffuso prevalentemente in Lombardia, in particolare nell’Oltrepò Pavese e in alcune zone limitrofe.
Caratteristiche: foglia media, pentagonale, più lunga che larga, penta-trilobata, pagina superiore opaca; grappolo da medio a grande, conico, talvolta alato, compatto o di media compattezza; acino medio di forma sferoidale o appena ellissoidale, con buccia abbastanza pruinosa, spessa, coriacea, consistente e di colore turchino.
Maturazione: prima decade di ottobre.
Produttività : generalmente abbondante, talvolta incostante.
Vigoria: ottima.