DOC riconosciuta con DPR 02/04/1969 – GU 10/06/1969. Modifica con DM 12/07/2002 – GU 10/08/2002. DM 14/09/2011 – GU 28/09/2011. DM 30/11/2011 – GU 20/12/2011. DM 07/03/2014.
Zona di produzione: comprende i comuni di Barchi, Cartoceto, Fano, Fossombrone, Fratte Rosa, Isola del Piano, Montefelcino, Montemaggiore al Metauro, Orciano di Pesaro, Piagge, San Giorgio di Pesaro, Saltara, San Costanzo, Sant’Ippolito, Serrungarina e parte di quelli di Fermignano, Mondavio e Urbino, in provincia di Pesaro-Urbino.
Vitigni: bianchello (biancame) min. 95%; malvasia toscana max. 5%.
Epoca migliore per il consumo: mediamente 1-2 anni, 3-5 per il Passito.
| Vini | Resa | Alcol | Affinamento |
|---|---|---|---|
| BIANCHELLO DEL METAURO | 14 | 11.5 | |
| BIANCHELLO DEL METAURO SUPERIORE | 11 | 12.5 | |
| BIANCHELLO DEL METAURO SPUMANTE | 14 | 11.5 | |
| BIANCHELLO DEL METAURO PASSITO | 14 | 12+3 | 13 |
Ottenuto soprattutto dal vitigno omonimo, il Bianchello del Metauro può essere definito un ‘vino di nuova generazione’, fresco, vivace e con caratteri piuttosto delicati.
Il colore è giallo paglierino con riflessi verdolini, il profumo è lieve e libera sentori di pesca, il sapore è decisamente fresco, dote che rende questo vino adatto ad accompagnare insalate composte e di mare, vongole con il prezzemolo e petto di pollo alla piastra.
Solo annate o selezioni particolari possono reggere una moderata evoluzione.