DOC riconosciuta con DPR 28/04/1975 – GU 26/08/1975. Modifica con DM 10/10/1994 – GU 25/10/1994. DM 05/09/1997 – GU 24/09/1997. DM 17/10/1997 – GU 31/10/1997. DM 28/03/2003 – GU 07/05/2003. DM 17/05/2011 – GU 17/06/2011. DM 30/11/2011 – GU 20/12/2011. DM 12/07/2013. DM 07/03/2014.
Zona di produzione: comprende tutto il territorio delle province di Ascoli Piceno e di Fermo idoneo alla coltivazione della vite, con esclusione dei terreni di fondovalle ed eccessivamente umidi e di quelli ubicati a una altitudine superiore ai 700 metri.
Epoca migliore per il consumo: mediamente 1-2 anni.
| Vini e vitigni | Resa | Alcol |
|---|---|---|
| FALERIO trebbiano toscano 20-50%; passerina 10-30%; pecorino 10-30% |
13 | 11.5 |
| PECORINO pecorino min. 85% |
11 | 12 |
Il Falerio, definito da qualcuno un vino intermedio tra il Bianchello del Metauro e il Verdicchio dei Castelli di Jesi, si presenta con un colore giallo paglierino tenue e profumi freschi che ricordano la mela e i fiori bianchi. Il sapore evidenzia una leggera vena acidula, caratteristica accentuata dalla presenza del pecorino, mentre la passerina conferisce al vino i profumi della sua singolare componente odorosa.
Questo vino è da bere in gioventù, per apprezzarne al meglio le doti di fragranza e vivacità, ed è molto piacevole come aperitivo, con olive all’ascolana, ravioli con burro e salvia e paccheri con le vongole.