Ghemme

DOCG riconosciuta con DM 29/05/1997 – GU 14/06/1997. Modifica con DM 04/06/2010 – GU 23/06/2010. DM 30/11/2011 – GU 20/12/2011. DM 12/07/2013. DM 07/03/2014.

 

Zona di produzione: comprende parte dei comuni di Ghemme e Romagnano Sesia, in provincia di Novara.

Per i vini Ghemme è ammessa la menzione Vigna, seguita dal toponimo. 

Resa: max. 8 t/ha; 7.2 con menzione Vigna.

Vitigni: nebbiolo (spanna); ammessi vespolina e/o uva rara max. 15%.

Titolo alcolometrico minimo: 12%.

Affinamento: minimo 34 mesi, di cui almeno 18 in botti di legno.

Epoca migliore per il consumo: mediamente 8-10 anni. 

Altra tipologia – Riserva, con titolo alcolometrico minimo di 12.5% e affinamento almeno di 46 mesi, di cui 24 in legno. 

Forse meno noto del vicino Gattinara, il Ghemme è un vino che riesce comunque a mantenere negli anni un ottimo livello qualitativo, grazie alla nobiltà del vitigno e alla serietà dei produttori che si dedicano con passione alla sua produzione. 

L’uvaggio è dominato dal nebbiolo, ma l’uva rara dona sapidità e ne ammorbidisce un po’ i toni più incisivi.

Il colore del Ghemme è rosso granato intenso con riflessi aranciati dopo evoluzione, e il bouquet è ricco di spiccate note di violetta e articolato su sentori speziati, eterei e di liquirizia. Al gusto è tannico, particolarmente strutturato e mantiene un discreto supporto di acidità, con un finale appena amarognolo. Un vino da provare con tagliatelle al ragù di lepre, brasato al Ghemme, fagiano in salmì, lepre in civet e tapulone.

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