DOC riconosciuta con DM 14/09/1996 – GU 27/09/1996. Modifica con DM 19/10/2010 – GU 19/11/2010. DM 30/11/2011 – GU 20/12/2011. DM 12/07/2013. DM 07/03/2014.

Zona di produzione: comprende i comuni di Pagno, Piasco e in parte quelli di Brondello, Busca, Castellar, Costigliole Saluzzo, Dronero, Envie, Manta, Martiniana Po, Revello, Saluzzo, Verzuolo e Villar San Costanzo, in provincia di Cuneo.

Per i vini Colline Saluzzesi è ammessa la menzione Vigna, seguita dal toponimo.

Resa: max. 10 t/ha per il Rosso; 9 con menzione del vitigno; 8 con menzione Vigna.

Affinamento: minimo 12 mesi per il Colline Saluzzesi Chatus.

Epoca migliore per il consumo: mediamente 1-2 anni.

Colline Saluzzesi è una denominazione dedicata ad alcuni antichi vitigni legati da secoli a questo territorio, oggi prevalentemente orientato alla frutticoltura, ma che mantiene un legame d’affetto con la viticoltura.

Lo Chatus, localmente chiamato Nebbiolo di Dronero, è un vino che presenta un colore rubino intenso, profumi fruttati e speziati su uno sfondo balsamico, e un’irruenza tannica attenuata dall’evoluzione in piccole botti. Un vino da provare con agnello e capretto arrosto. 

Il Colline Saluzzesi Pelaverga si ottiene dall’omonimo vitigno di antica tradizione dell’area collinare attigua alla città di Saluzzo. Il colore è rosso rubino, il profumo è piacevole e fruttato, con note di lampone e ribes, leggermente erbaceo e con ricordi di pepe. Le moderate sensazioni pseudocaloriche, così come quelle di tannicità e struttura, disegnano l’assaggio di un vino di pronta beva, che ha nella fragranza e nella freschezza le sue doti migliori, da provare con il fritto misto piemontese.

Il Quagliano è un vino da dessert con profumi di viola e fragola, adatto a pasticceria secca piuttosto semplice e a crostate con fragole, lamponi e ciliegie.