DOC riconosciuta con DPR 09/07/1967 – GU 09/08/1967. Modifica con DM 20/11/1995 – GU 30/11/1995. DM 04/06/1998 – GU 26/06/1998. DM 17/09/2010 – GU 06/10/2010. DM 30/11/2011 – GU 20/12/2011. DM 12/07/2013. DM 07/03/2014.
Zona di produzione: comprende il comune di Carema in provincia di Torino.
Resa: max. 8 t/ha.
Vitigno: nebbiolo min. 85%.
Titolo alcolometrico minimo: 12%.
Affinamento: minimo 24 mesi, di cui almeno 12 in botti di legno.
Epoca migliore per il consumo: mediamente 8-12 anni.
Altra tipologia – Riserva, con affinamento minimo di 36 mesi, di cui almeno 12 in botti di legno.
Il Carema è un vino prodotto da vigneti immersi in un paesaggio difficile ma affascinante, con i filari posti in terrazzamenti con pergolati chiamati topie, sorretti da muretti e pilastri in pietra e calce. E i risultati sono di tutto rispetto.
Vino importante, ottenuto dal nebbiolo - il più classico dei vitigni piemontesi -, il Carema si propone con una veste di colore rosso granato, che nei lunghi anni di evoluzione in botte e successivamente in bottiglia acquista bellissime sfumature aranciate. Gli aromi iniziali di rosa e violetta si articolano in sentori di frutta sotto spirito e pepe, tabacco e cuoio, e l’assaggio mostra struttura e tannino importante, con la componente morbida che crea un buon equilibrio. Elegante e convincente, questo vino si abbina molto bene con pappardelle al ragù, agnolotti, agnello alla menta, capretto al forno, costata di manzo alla brace, lepre in salmì e importanti formaggi stagionati.