DOC riconosciuta con DPR 21/07/1972 – GU 22/09/1972. Modifica con DPR 09/04/1979 – GU 06/10/1979. DM 30/03/2001 – GU 04/05/2001. DM 30/11/2011 – GU 20/12/2011. DM 07/03/2014.
Zona di produzione: comprende 58 comuni in provincia di Cagliari, 23 in quella di Carbonia Iglesias, 28 in quella del Medio Campidano e 73 in quella di Oristano.
Resa: max. 12 t/ha.
Vitigno: girò.
In tutte le DOC con la menzione di Cagliari, nelle quali la presenza dei vitigni sia minimo il 95%, è consentita – per favorire l’impollinazione –, la presenza nei vigneti di non più del 5% di vitigni diversi, purché le uve provenienti dagli stessi non siano utilizzate nella preparazione dei vini.
Titolo alcolometrico minimo: 13.5%.
Affinamento: minimo 8 mesi.
Epoca migliore per il consumo: mediamente 2-4 anni.
Altre tipologie
Girò di Cagliari: da Secco a Dolce.
Girò di Cagliari Liquoroso: da Secco a Dolce, con titolo alcolometrico minimo di 17.5%.
Girò di Cagliari Liquoroso Riserva: da Secco a Dolce, con affinamento minimo di 24 mesi, di cui almeno 12 in botti di rovere o castagno.
Il girò è impiegato per la produzione di molte tipologie di vino, caratterizzate da diverse percentuali di residuo zuccherino e dall’eventuale addizione di una componente alcolica nella versione Liquoroso.
Il colore del Girò di Cagliari è in genere rosso rubino piuttosto chiaro, con riflessi granato dopo affinamento. Il profumo passa da vinoso a decisamente fruttato, con sentori di more e di marasca, e il gusto è più o meno dolce, sapido, con tannini abbozzati e buona morbidezza. Il Liquoroso Dolce, per esempio, è da provare con formaggi stagionati e saporiti, dolci a base di sapa e crostate con confetture.